mercoledì 1 giugno 2011

Elezioni 2011: Assemblee regionali Sicilia

6 giugno 2011, a Catania presso l'Aula Magna della Facoltà di Scienze Politiche (Via Vittorio Emanuele II, n.49, piano II) dell'Università degli Studi di Catania dalle 09,30 alle 14.00.

7 giugno 2011, a Palermo presso l'Aula Magna “V. Li Donni” della Facoltà di Economia (viale delle Scienze ed. 13) dell'Università degli Studi di Palermo dalle 09,30 alle 14.00.

martedì 10 maggio 2011

ELEZIONI DELEGATI REGIONALI 2011

Cara amica volontaria, caro amico volontario,

da qualche mese sei impegnato anche tu nell'avventura del volontariato con il Servizio Civile in Sicilia: nelle Assemblee nazionali dei delegati regionali a Roma e presso la Consulta Nazionale per il Servizio Civile, noi delegati regionali eletti nel 2009 e nel 2010 (qui l'elenco completo) stiamo rappresentando anche te ed il tuo quotidiano impegno.

Si avvicina uno dei momenti più importanti del tuo anno in servizio: l'elezione della Rappresentanza nazionale dei Volontari, rappresentanza che, oltre ad essere il nostro più importante organo rappresentativo, ha il compito di eleggere i Rappresentanti Nazionali dei volontari presso la Consulta SC, direttamente collegata all'UNSC.

Il primo passo sono le Elezioni dei delegati regionali che si terranno dal 20 al 23 giugno 2011 con la consueta procedura del voto elettronico attraverso l'area personale su www.serviziocivile.gov.it (login e voto): le candidature on line sono aperte dal 18 aprile e termineranno il 17 maggio 2011, possono candidarsi a delegato regionale tutti i volontari in servizio alla data del 15 aprile 2011 che siano in possesso di una casella personale di posta elettronica.

Gli otto delegati regionali eletti procederanno, durante l'assemblea nazionale, che si terrà a Roma nel mese di settembre, alla designazione dei due rappresentanti nazionali da proporre al Sottosegretario di Stato, sen. Carlo Giovanardi, competente per la nomina in seno alla Consulta Nazionale.

Dal 19 maggio fino al 17 giugno sarà campagna elettorale. Anche quest'anno in Sicilia nelle maggiori città saranno organizzate le assemblee regionali dei volontari finalizzate alla presentazione dei candidati e dei loro rispettivi programmi. Sarai contattato successivamente a tal proposito.

Se vuoi metterti ancor più consapevolmente in gioco e rappresentare a livello regionale e nazionale la tua realtà e la tua esperienza di Servizio Civile, quello della Rappresentanza può essere il percorso che fa per te: nella tua scelta in ogni caso tieni ben presente l'impegno ed il senso di responsabilità che ti saranno necessari per portare avanti questo incarico, se deciderai di candidarti e sarai eletto.

Per qualsiasi chiarimento non esitare a contattarci ai contatti sotto indicati.
Buon Servizio Civile!


I delegati regionali del Servizio Civile in Sicilia

blog: serviziociviledelegatisicilia.blogspot.com
mail: serviziocivile.delegatisicilia@gmail.com
"Viva il Servizio Civile" su Facebook

Francesco Vasta

Rappresentante Regionale Sicilia
francescovasta.sicilia@gmail.com


commissioneelettorale@serviziocivile.it
serviziocivile@regione.sicilia.it

martedì 22 febbraio 2011

Sicilia. Servizio Civile: 4° Conferenza regionale. L'intervista al delegato Francesco Vasta su serviziocivilemagazine.it, clicca qui http://www.serviziocivilemagazine.it/index.php?option=com_content&view=article&id=2149:4d-conferenza-regionale-siciliana-cambiamento-nonviolento-e-crescita-etica&catid=42:servizio-civile&Itemid=135"

mercoledì 16 febbraio 2011

Mondello (PA) 4° Conferenza Regionale "Esperienze e Prospettive per il Servizio Civile"

Riportiamo il testo sintetico dell'intervento "Non vogliamo perdere l'opportunità di promuovere il cambiamento nonviolento" di Francesco Vasta, rappresentante regionale dei volontari di servizio civile in Sicilia, alla 4° Conferenza Regionale Esperienze e Prospettive per il Servizio Civile.


Buonasera a tutti,
porto i saluti a tutta la sala da parte di tutti gli eletti 2009 e 2010 della rappresentanza regionale dei volontari in servizio civile. E' molto significativo per me essere qui a rappresentare i volontari siciliani in questa tappa di un percorso che ho iniziato nel 2009 a Catania, che ha significato crescita a tutto tondo, consapevolezza civica e culturale e che si è ancor più arricchito con l'impegno della rappresentanza nazionale dei volontari. Un adempimento per noi delicato e decisivo perchè arrivato nel momento di maggiore opacità e crisi per l'istituto del Servizio Civile Nazionale, un momento che molto non esitano a definire drammatico.

I numeri, come anche altri interventi non hanno mancato di sottolineare, sono imperiosi. Nella relazione che abbiamo presentato come delegazione regionale alla X Ass. Naz. dei Delegati Regionali, tenuta a Roma il 21 e 22 gennaio scorsi basato sulle rilevazioni di Arci SC fino al 2010 abbiamo due dati su tutti che parlano per la Sicilia: dal 2007 ad oggi -76,5% di posti messi a bando, -53% di progetti messi a bando, in quella stessa regione che da sola dava spazio al 20% dei volontari italiani avviati.

Quello che a noi giovani fa più impressione è l’impatto socio-culturale di tali eventi: in Sicilia infatti il Servizio Civile assume un particolare funzione di veicolo per la coesione etica e la solidarietà sociale perché rappresenta un deciso messaggio contro la criminalità, l’abbandono, il diffuso disagio sociale, un messaggio che dai tagli è minato alle fondamenta. E' immediato esempio di impegno per l’altro, cittadinanza attiva ed altri valori costituzionalmente sanciti. Si assiste poi alla crescita evidente dei fenomeni clientelari, della disinformazione diffusa, anche sulle più basilari nozioni di Servizio Civile e di volontario: in alcune situazioni quindi il volontario SCN è un lavoratore sottopagato, a cavallo del labile confine tra responsabilità e rischio, sprovvisto di tutele, a carico dei contribuenti.

C'è quindi una oggettiva situazione di difficoltà, ci sono molteplici ipotesi di riforma, c'è in particolare per la Sicilia l'ipotesi di una legge regionale finalmente da approvare e di uno auspicabilissimo sostegno finanziario della nostra regione a statuto speciale.
Ma è necessario per me porre delle questioni di fondo, delle questioni "genetiche" per il servizio civile, che non ho visto considerate e di cui appunto è necessario discutere perchè legate direttamente a quello che è l'enunciato testuale della L. 64/2001, la nostra legge fondamentale: "difesa della patria con mezzi nonviolenti".
E' questo il nucleo fondante dell'istituto, ancor prima della funzione solidarietà e più in generale di ogni funzione "welfare". Un nucleo fondante derivato direttamente da quella che è stata l'orgogliosa storia dell'obiezione di coscienza italiana, che è la nostra storia, la storia del servizio civile. Una storia che con la sospensione della leva obbligatoria ha ormai passato il testimone della difesa nonviolenta della patria al servizio civile. Una storia che conosciamo bene, a cui non corrisponde un presente di eguale rango.

La crisi del servizio civile oltre che finanziaria è una crisi di identità: una crisi del profilo, non soltanto giuridico, della figura del volontario di servizio civile. Se essere obiettore significa cose ben precise, vale lo stesso per il serviziocivilista?
L'ordine dei problemi è vario: in primo luogo il contratto, che è anomalo, non rientra in alcuna fattispecie contrattuale specifica e che adesso sembra più assimilabile ad apprendistato o co.co.pro piuttosto che a volontariato.
Poi il regime giuridico del serv. Civile e cioè pubblico o privato? Dello Stato o degli Enti? Si direbbe semipubblico, ma nulla disciplina la fattispecie di conseguenza.
E ancora: il servizio civile è Nazionale o Regionale? La Corte Costituzionale ha stabilito che, essendo la difesa non armata della patria il contraltare esatto della difesa armata della patria, sarebbe quindi materia di competenza statale. Ma se il servizio civile è welfare, solidarietà, cittadinanza attiva (come ormai nella prassi e nel senso comune) la competenza è regionale. Si direbbe allora materia competente, ma ad oggi nulla, dopo 10 anni dalla l. 64 e dalla Riforma del Titolo V risolve tale interrogativo e pochi addirittura lo pongono.
Un'altra questione: dopo? Dopo il servizio civile, si continua a difendere la patria o si finisce bruscamente? Cosa dice la legge in proposito? Nessuna risposta.

Allora le prospettive, il tema di questo importante appuntamento, per la nostra rappresentanza sono dunque ben diverse da generici enunciati proclamati e nobili intenti futuri e riguardano proposte pratiche e ben individuate, che mirano a cominciare a risolvere la crisi del servizio civile partendo appunto dalla crisi di identità di tale istituto.
Va tutelato il diritto dei volontari ad avere e firmare un contratto chiaro, definito a cui segua un netto riconoscimento delle competenze, altra questione demandata all'arbitrarietà di convenzioni o accordi vaghi.
Va creata e sostenuta una formazione efficace ed efficente, per contrastare i fenomeni clientelari e la disinformazione diffusa cui si accennava prima.
Va organizzata e rinnovata la pubblicità del servizio civile, partendo dal campo dei mass media, ma non dimenticando assolutamente la propaganda nelle scuole, così come è stato bravo e veloce il Ministero della Difesa con il caso mini-naja, cercando una convenzione di eguale importanza con il Ministero della Pubblica Istruzione.

Concludo ringraziandovi e citando un padre della nonviolenza italiana, Danilo Dolci, che ci diceva "occorre promuovere una nuova storia" riferendosi al momento in cui si decide di cercare e volere il cambiamento sociale, la vera crescita etica e civile per una società. La nostra "nuova storia" per questa idea di cambiamento nonviolento può essere il Servizio Civile in Italia ed in Sicilia. Noi giovani non vogliamo perdere questa opportunità.

domenica 13 febbraio 2011

Martedì 15 febbraio allo Splendid Hotel La Torre di Mondello (Palermo) si terrà la IV Conferenza Regionale sul Servizio Civile, organizzata dall'ufficio regionale in collaborazione con la Rappresentanza dei volontari. Al link sottostante il programma dell'evento con la scaletta degli interventi. Prevista la relazione del rappresentante regionale Francesco Vasta. Tutti i volontari siciliani sono invitati.


http://www.serviziocivilesicilia.it/attachments/135_SC%20invito%20web%202011.pdf

giovedì 27 gennaio 2011

Assemblea Nazionale: i delegati dicono no alle proposte dell'UNSC

Le due intense giornate di lavori, prevalentemente dedicate alla discussione delle problematiche riscontrate a livello locale e nazionale, sono state arricchite dagli interventi di personalità impegnate nella promozione dell'impegno civile e della pratica della non violenza. Preziosi, al riguardo, sono stati in particolare i contributi di Martina Pignatti Morano e Leonardo Ferrante, del Tavolo Interventi Civili di Pace, e del prof. Antonino Drago, docente di Strategie della difesa popolare nonviolenta presso l'Università di Pisa.

A coordinare i lavori assembleari tre dei quattro rappresentanti nazionali: Fania Alemanno e Corrado Castobello, eletti lo scorso giugno durante la precedente assemblea dei delegati, e Manfredi Sanfilippo, eletto nel 2009 assieme a Cristina Peppetti, quest'ultima assente per malattia. Ad aprire l'assemblea sono stati i saluti istituzionali, rivolti ai delegati dall'on. prof. Leonzio Borea, Capo dell'Ufficio Nazionale per il Servizio Civile, e dal dott. Licio Palazzini, da poco riconfermato presidente della Consulta Nazionale per il Servizio Civile.

L’intervento del Direttore Borea.
L'on. Borea ha aperto i lavori dell’assemblea con la discussa 'convenzione' stipulata dall'Ufficio nazionale con la Banca Nazionale del Lavoro per l'accredito del rimborso spese dei volontari. In merito, Borea, ha definito la situazione non problematica, in quanto le tariffe aggiuntive variate unilateralmente dall’istituto di credito non verranno applicate ai volontari che hanno aperto il conto convenzionato. La delicata questione etica relativa alla scelta di una delle prime banche armate italiane non è stata affrontata.

Il direttore ha poi chiesto ai delegati di esprimersi sull'emendamento presentato alla Camera dall'on. Cirielli, nell'ambito della discussione del DL 228/2010 "Proroga degli interventi di cooperazione allo sviluppo e a sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione, nonché delle missioni internazionali delle Forze armate e di polizia".

L'emendamento, che risulta però essere già stato ritirato, puntava da una parte ad abolire il tetto del 5% rispetto all'intero Fondo nazionale per il Servizio Civile per le spese di funzionamento dell'UNSC, rapportandone invece il budget annuo alla spesa media sostenuta nel triennio 2008-2010; dall'altra intendeva riformare il decreto legislativo n. 77/2002 (art. 3, comma 4), abbassando il monte ore annuo dei volontari da 1400 a 1150 ore (24 ore settimanali a fronte delle 30 attuali).

Il Capo dell'Ufficio Nazionale per il Servizio Civile ha lasciato intendere che una riduzione del rimborso spese dei volontari proporzionale all'abbassamento del monte ore (pur se non specificato nell'emendamento) permetterebbe di ottenere economie quantificabili nel 20% della spesa attuale. L'on. Borea ha anticipato all'assemblea che il prossimo marzo, in occasione dei festeggiamenti per il decennale dell'istituzione del Servizio Civile Nazionale Volontario, una delegazione del Servizio Civile potrebbe recarsi in visita a Palazzo Madama per un incontro con il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi.

E' stata poi la volta di Licio Palazzini, Presidente della Consulta nazionale del servizio civile, che in un'intervista rilasciata ad Esseciblog, ha ricordato quanto sia difficile condurre in porto la riforma nella situazione attuale: "Lo scontro fra Stato, Regioni ed Enti - afferma palazzini - ha sacrificato quella parte di riforma che riguarda i giovani e su cui si era manifestato comune accordo, che comprende anche la riduzione dell'orario e del compenso, ma anche lo status giuridico e la valorizzazione delle competenze acquisite".

Il voto contrario dei delegati.

Nel corso dell'assemblea i delegati hanno dibattuto sull'eventuale eliminazione dei contributi percepiti dagli enti per le spese di vitto e alloggio dei volontari, nonostante la Consulta abbia già espresso in merito parere contrario (secondo l'UNSC, l'eliminazione di tali spese, pari a 3,95 milioni nel 2010, comporterebbe la possibilità di aumentare a circa 480 posizioni il bando 2011, per il quale sono stati stanziati 110,8 milioni di euro). I delegati hanno poi rivolto la loro attenzione verso le associazioni create da ex volontari del servizio civile, con l’obiettivo, per i prossimi anni, della creazione di una rete nazionale di associazioni di ex volontari.

Il segnale del malcontento della rappresentanza è stato messo nero su bianco al momento del voto, quando i delegati, chiamati ad esprimere un parere sui punti affrontati durante l’assemblea, hanno di fatto rigettato le proposte dell’Ufficio nazionale riportate da Borea nel corso del suo intervento. I delegati si sono espressi contro la riduzione delle ore settimanali di servizio, contro la riduzione dei mesi di servizio e contro l'eliminazione del rimborso spese per vitto e alloggio. Parere favorevole è stato espresso per il mantenimento dell'attuale rimborso in caso di riduzione del monte ore, per la reintroduzione della facoltà di dichiararsi obiettore di coscienza e il mantenimento dell’attuale criterio per la determinazione dei fondi destinati al funzionamento dell’UNSC.

I temi e il parere espresso

Riduzione da 30 a 24 ore settimanali


Contrario

Mantenimento della spettanza attuale in caso di riduzione del monte ore


Favorevole

Riduzione da 12 a 9 mesi per tutti i progetti


Contrario

Eliminazione del rimborso per vitto agli enti


Contrario

Reintroduzione della facoltà di dichiararsi obiettore di coscienza


Favorevole

Mantenimento dell’attuale criterio per la determinazione dei fondi destinati al funzionamento dell’UNSC


Favorevole


Intanto sul web è apparso già il primo report di un delegato, Paolo Bazzigaluppi, che sicuramente farà discutere: “I temi della riforma - scrive nel suo report Paolo Bazzigaluppi, delegato della Lombardia - e del sistema di pagamento sono stati trattati in maniera frettolosa e superficiale. A mio avviso - prosegue Paolo - l’assemblea è stata deludente e non condivido la scelta, in un momento di crisi del servizio civile, di trattare in maniera eccessivamente sbrigativa i temi di attualità che più interessano i volontari in servizio”.

Paolo si riferisce alle questioni scottanti del servizio civile, come la riforma di sistema, il taglio crescente dei fondi che si traduce in meno progetti e meno volontari. Tutti nodi che, se non verranno affrontati nei giusti tempi e con un confronto aperto con la rappresentanza e gli enti, rischiano di far naufragare un’esperienza di cittadinanza attiva tra le migliori che questo paese possa offrire.

mercoledì 19 gennaio 2011

X Assemblea Nazionale dei delegati regionali - 21 e 22 gennaio 2011

Dal 21 al 22 gennaio si terrà a Roma, nella struttura dell'ISA di via del Commercio, la decima assemblea dei delegati regionali eletti nel 2009 e nel 2010. La delegazione siciliana parteciperà attiva e numerosa.